Com’è tradizione nella Chiesa, durante la celebrazione in cui si procede alla canonizzazione di nuove figure che integrano il catalogo dei santi, è esposto alla venerazione dei fedeli il ritratto dei nuovi santi. La Postulazione della Causa dei Pastorelli ha affidato alla pittrice Sílvia Patrício il compito di rappresentare San Francesco Marto e Santa Giacinta Marto.
Più che una fotografia, questi ritratti presentano una formulazione plastica che mostra la psicologia dei due santi, il modo particolare con cui si sono relazionati con Dio e le espressioni peculiari della loro santità.
Si è cercato di non allontanare i ritratti dall’effige che il popolo di Dio riconosce nei due rappresentati; questa è la ragione per cui si sono prese le stesse due fotografie che già nell’anno 2000 erano state affisse alla facciata della Basilica della Madonna del Rosario, nel Santuario di Fatima, durante la Beatificazione di Francesco e Giacinta.
La fotografia che sta alla base di questa rappresentazione è stata scattata ad Aljustrel qualche giorno prima del 13 ottobre 2017. Gli abiti dei Pastorelli, che le fotografie ritraggono in bianco e nero, hanno preso colore grazie ad una ricerca di sapore etnografico portata a termine dall’autrice.
Gli attributi più chiari di questi santi sono il rosario che portano in mano e la lanterna, ripresa da una lanterna antica che apparteneva alla famiglia dei veggenti al tempo delle apparizioni.
Questo oggetto si fa soprattutto espressione di ciò che Giovanni Paolo II proclamò nel giorno della Beatificazione, riferendosi a queste due figure della Chiesa come: “Fiammelle che Dio ha acceso”. Ciascuna delle due lanterne è caratterizzata da una luce speciale, relazionata con il legame che i Veggenti avevano con gli astri luminosi (a Giacinta piaceva di più la “lanterna” della Madonna, la luna; a Francesco piaceva di più la “lanterna” del Signore, il Sole).
Nell’aureola, l’elemento che plasticamente viene usato nella tradizione iconografica della Chiesa per rendere l’idea di santità, la pittrice ha inserito, come pezzo di oreficeria, vari simboli che descrivevano la relazione delle figure con la loro storia e rappresentano alcuni tratti della loro santità.
San Francesco Marto porta scritta sull’aureola la sagoma dell’Angelo di Fatima, il quale si fece portatore dell’Eucaristia, il roveto ardente, simbolo biblico dell’adorazione a Dio, e le specie Eucaristiche, che ci ricordano lo speciale legame di Francesco con “Gesù Nascosto”.
Nell’aureola di Santa Giacinta Marto si notano la figura del Papa e della Vergine Maria, rappresentata con il suo Cuore Immacolato, simbolo adottato nella parte superiore del lavoro in “filigrana”, che esprime il cuore generoso di Giacinta nel suo affidamento.
L’espressione dello sguardo dei santi è stato ottenuto in modo diverso, ed echeggia la psicologia dei rappresentati: Giacinta guarda in faccia l’osservatore, con atteggiamento interrogativo; Francesco eleva gli occhi al cielo, indicando un atteggiamento eminentemente contemplativo.
Lo sfondo dei quadri caratterizzato da un colore livido, appena interrotto da croci luminose del colore delle aureole, sottolineano la frase con la quale la Chiesa legge i saggi che brillano come splendore nel firmamento.
La disposizione dei santi sulla facciata della Basilica non rimanda a ciò che appare nella fotografia del 1917, ma pone per prima Giacinta Marto, come prima annunciatrice dei fatti di Fatima.
Le pitture sono state adattate al campo visivo delle tele che verranno esposte sulla facciata della Basilica. La designer Inês do Carmo, che le ha ideate, ha realizzato anche un’immaginetta che verrà distribuita il giorno della canonizzazione.
Fondazione di Francesco e Giacinta Marto