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Comunicato dei genitori del bambino sul miracolo

Il mio nome è João Batista. Questa è mia moglie Lucila Yurie.

Il giorno 3 marzo 2013, alle 20.00, nostro figlio Lucas, mentre giocava con la sua sorellina Eduarda, è caduto da una finestra da un’altezza di circa 6 metri e mezzo. All’epoca aveva cinque anni. Ha battuto la testa per terra, subendo un trauma cranico grave, con perdita di tessuto cerebrale.

Fu assistito nella nostra città, Juranda ma data la gravità del suo quadro clinico fu trasferito nell’ospedale di Campo Mourão, nel Paranà. Ci volle circa un’ora per arrivare all’ospedale, dove il bambino giunse in coma, molto grave.

Ebbe due arresti cardiaci mentre era sotto anestesia per essere operato d’urgenza. I medici dicevano che aveva poche possibilità di sopravvivere.

Cominciammo a pregare Gesù e la Madonna di Fatima verso cui abbiamo una grande devozione.

Il giorno successivo prendemmo la decisione di telefonare alla Congregazione del Carmelo di Campo Mourão, chiedendo alle suore, che pregassero per il bambino. La religiosa che ricevette la telefonata non passò il messaggio alla comunità. Era per loro l’ora del silenzio ed ella pensò: “il bambino morirà, pregherò per la famiglia”.

Passavano i giorni e Lucas peggiorava. Il 6 marzo i medici pensarono di trasferirlo in un altro ospedale, visto che lì non c’erano le cure necessarie adatte alla sua età.

Ci dissero che le possibilità di sopravvivenza del bambino erano basse e che se fosse sopravvissuto avrebbe avuto un recupero molto lento, mantenendo sicuramente gravi deficienze cognitive o addirittura rimanendo in stato vegetativo.

Il giorno 7 telefonammo nuovamente al Carmelo. In quel giorno la suora riferì il messaggio. Una suora corse a pregare davanti alle reliquie dei beati Francesco e Giacinta, che stavano vicino al Tabernacolo, sentì un impulso nel cuore e disse: “Pastorelli, salvate questo bimbo, che è un bambino come voi”. La suora riuscì a convincere tutta la comunità del Carmelo a pregare con lei invocando l’intercessione dei Pastorelli.

Così fecero. Anche la famiglia cominciò a pregare i Pastorelli e due giorni dopo, il 9 marzo, Lucas fu stubato, si risvegliò in buone condizioni, lucido, e cominciò a parlare, chiedendo della sua sorellina. Il giorno 11 uscì dalla terapia intensiva e il 15 marzo venne dimesso.

Completamente guarito e senza nessuna conseguenza. Lucas è adesso esattamente com’era prima dell’incidente: la sua intelligenza, il suo carattere, è tutto uguale.

I medici, anche i non credenti, dissero che non c’era spiegazione per questo recupero.

Desideriamo ringraziare i medici che hanno assistito Lucas, così come la Postulazione di Francesco e Giacinta Marto, nella persona di suor Angela, per la cura con cui hanno portato avanti questo processo fino alla canonizzazione. Estendo il mio ringraziamento al Santuario di Fatima per l’invito a questo momento di grazia, non dimenticando tutti coloro che hanno pregato per Lucas.

Rendiamo grazie a Dio per la guarigione di Lucas consapevoli, con tutta la fede del nostro cuore, che questo miracolo è stato concesso per l’intercessione dei Pastorelli Francesco e Giacinta. Sentiamo un’immensa gioia per il fatto che sia stato proprio questo miracolo a portare alla loro canonizzazione, ma soprattutto sentiamo la benedizione dell’amicizia di questi due bambini, che hanno aiutato il nostro bimbo e che ora aiutano la nostra famiglia.